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Museo

La Chiesa di San Valentino

Il più antico luogo di culto Stimiglianese venne fatto edificare dalla nobile Galla. Sebbene giovanissima, si consacrò a Dio per la cui gloria fece erigere numerose chiese nel territorio viterbese e nella prospicente sabina, tra cui una basilica che venerò le gloriose gesta di Valentino, vescovo e martire. Questa testimonianza è stata tramandata da un monaco vissuto nel X secolo; infatti nel suo Chronicon lasciò trascritto che fù proprio la santa a volere nel territorio Stimiglianese (allora Septimiliana), all'epoca appartenente alla diocesi di Vescovio, una basilica in onore di S.Valentino Vescovo, con tutti i beni circostanti. Le motivazioni della scelta di tale specifico sito per l'erezione della basilica risalgono probabilmente alla funzione cimiteriale del sito stesso.  I restauri effettuati nel 1980 hanno portato alla luce un frammento relativo ad una alzata di coperchio di sarcofago paleocristiano, su cui era raffigurata la condanna di Anania, Azaria e Misaele, salvati dal terribile supplizio della fornace da un angelo inviato dal Signore dopo essersi rifiutati di adorare un idolo fatto erigere da Nabucodonosor. Tutta la figurazione deriva dal brano veterotestamentario di Daniele. I lavori fatti nel 1980 hanno permesso di approfondire alcuni aspetti tecnico-artistici dell'edificio, come il portale d’ingresso e la porta della sagrestia, il pavimento evidentemente rialzato di circa un metro per aumentare la capienza dei depositi funerari e le decorazioni risalenti alla seconda metà del cinquecento. Dalla consultazione di documenti relativi alla visita pastorale del cardinale Corsibi, risulta che nella sagrestia della chiesa si trovava la "Tomba dei Fanciulli" e che invece all'esterno, lato est, era situata la cosiddetta "Tomba degli Affogati", cioè di coloro che si suicidavano e che in quei tempi non potevano essere seppelliti in luogo consacrato (in generale si toglievano la vita gettandosi nel fiume Tevere). La chiesa di S. Valentino, regolarmente officiata fino al 1940, fu riaperta al culto il 10 ottobre 1981 per volere del parroco Rev. Don Attilio Attili.

 

Church of Saint Valentine

This is the oldest worship place in Stimigliano, according to the 

Thanks to the restoration works of the 1980, it was possible to clearly discover the original structure of the building and its features, like the entrance gate and the door of the sacristy, or the raised pavements made to enlarge the space for thecrypt, or the decorations dating back to XVI century.

In the records of the pastoral visit of the cardinal Corsibi we can find the evidence of the presence of two tombs: the “Tomb of children” inside the sacristy and the “Tomb of drowned men”, placed outside the church, on the east side of the building. The latter called in this manner because people who committed suicide, usually throwing themselves into the Tiber River, were buried there. 



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